domenica 1 settembre 2013

16 giugno 2013: le rinnovabili coprono l’intero fabbisogno energetico italiano!


Segnatevi questa data, perchè si tratta di una pietra miliare nella storia delle rinnovabili italiane: domenica 16 giugno 2013, per due ore, il costo dell'energia nel mercato energetico italiano è stato pari a ZERO in tutto il territorio della penisola.

Le energie rinnovabili hanno coperto interamente il fabbisogno energetico in tutta Italia, abbattendo il costo dell'energia fino a raggiungere lo zero e ripetendo su scala nazionale i risultati ottenuti lo scorso anno a Pasqua e Pasquetta nel Sud Italia.

Il membro del nostro Comitato Scientifico Angelo Parisi ha esaminato per voi lo strepitoso evento in un articolo che vi proponiamo di seguito: buona lettura!

Domenica 16 giugno 2013: una data storica da scrivere negli annali
di Angelo Parisi



Cosa è successo? Forse la nazionale di calcio ha vinto i mondiali? O la Ferrari ha vinto il mondiale di Formula uno? O è nato il figlio di William e Kate?

No! Niente di tutto questo, nessun evento che cattura le prime pagine dei giornali. Anche se dovrebbe!

Ma allora, che cosa è successo il 16 giugno 2013?

È successo che per la prima volta il Prezzo Unico Nazionale dell'energia elettrica per due ore è stato pari a ZERO.

Questo significa pure che in quelle due ore in tutta Italia l'energia elettrica è stata prodotta al 100% da fonti rinnovabili. E non è successo nulla di catastrofico, come hanno sempre predetto i detrattori delle rinnovabili. Nessun problema alla rete, nessun blackout, nessuno squilibrio. Non è successo niente di tutto questo al punto che nessuno si è accorto della differenza rispetto al giorno prima.

Già l'anno scorso in Sicilia il prezzo si era azzerato durante le ore centrali della giornata di Pasqua e Pasquetta e lo stesso fenomeno si era verificato anche nella zona Sud.

A maggio di quest'anno il traguardo del prezzo nullo in tutta Italia è stato sfiorato giorno 1, quando in tutta Italia il prezzo fu di 0,10 €/MWh, e il 19, quando solo nella zona Nord il prezzo era stato di poco superiore allo zero.

La cosa straordinaria, però, non è solo ciò che è avvenuto il 16 giugno, ma quello che si verifica ogni domenica da quando, dopo una primavera turbolenta, il sole è tornato a splendere: nelle domeniche di maggio e di giugno, infatti, nelle ore centrali della giornata il prezzo crolla vistosamente sfiorando lo zero. Questo vuol dire che il fotovoltaico, che in quelle ore è al massimo della sua produzione, permette alle fonti rinnovabili di coprire quasi tutta la domanda facendo precipitare il prezzo dell'energia elettrica.

Per capirne il motivo bisogna conoscere il meccanismo con cui si forma il prezzo nella borsa elettrica: ogni produttore offre, nelle varie ore della giornata, una quantità di energia elettrica con il relativo prezzo. I produttori da fonti rinnovabili non programmabili, eolico e fotovoltaico principalmente, dato che per produrre non devono bruciare carburante ma affidarsi al sole e al vento che sono gratuiti, per essere sicuri di vendere tutta l'energia prodotta la offrono a prezzo nullo.


Questo dà loro la priorità nel dispacciamento, perchè la precedenza viene data a chi offre al prezzo minore, mentre il prezzo con il quale tutti i produttori, compresi quelli da fonte rinnovabile, in quella fascia oraria saranno remunerati, sarà determinato dal così detto prezzo marginale, ovvero dal prezzo dell'ultimo kWh acquistato. Quindi, se in una determinata ora tutta l'energia elettrica acquistata è prodotta da fonti rinnovabili non programmabili, il prezzo sarà nullo.

Tutto questo ha comportato che, oltre ai benefici ambientali, il 16 giugno in tutta la giornata il prezzo medio si è attestato a 43,32 €/MWh e che nelle ore comprese tra le 6 e le 18 il prezzo è stato al di sotto di questo valore.


Per comprendere cosa ha comportato in termini economici, basta fare il confronto con la terza domenica di giugno di un anno fa, quando il prezzo medio si attestò a 62,09 €/MWh.

Se quest'anno il prezzo medio fosse rimasto quello dello scorso anno, i produttori in un giorno avrebbero incassato circa 11,5 milioni di Euro in più. Questa è una buona notizia per i cittadini, perchè minori incassi per i produttori sono potenziali risparmi per gli utenti.

Come si vede, le fonti rinnovabili, ed il fotovoltaico in particolare perché produce di più nelle ore di picco, portano ad un beneficio economico esteso nelle 24 ore delle giornate, con buona pace di chi sostiene che le energie rinnovabili sono un bluff.

Al momento questo beneficio si manifesta nei giorni festivi, ma con un piccolo sforzo potremmo far sì che si estenda anche alle giornate feriali, soprattutto quelle comprese nel periodo aprile-settembre.

Proviamo ad immaginare cosa potrebbe succedere, se quello che si è verificato il 16 giugno si verificasse ogni giorno…