Tutti gli anni, entro il 31 dicembre, l'Amministrazione
Comunale è tenuta a redigere e ad approvare il bilancio di previsione per
l'esercizio finanziario successivo
(l'esercizio finanziario è la durata dell'anno contabile che per i comuni
coincide con quello solare e va pertanto dal 1° gennaio al 31 dicembre),ed il
bilancio triennale di previsione per i tre esercizi successivi.
La proposta di bilancio di previsione è redatta ed approvata
dalla giunta comunale (la giunta comunale è l'organo esecutivo del comune, è
presieduta dal sindaco ed è composta da 4 assessori per quanto riguarda il
Comune di Scicli), sulla base delle ipotesi tecniche fornite dal servizio di
ragioneria e, corredata dal parere dei revisori contabili (il collegio dei
revisori è un organismo indipendente dal comune ed ha funzioni di controllo
sull'attività di amministrazione con poteri di ispezione e di verifica). La
proposta è portata all'approvazione definitiva del consiglio comunale che, nei
tempi e modi previsti dal regolamento di contabilità, procede alla sua
approvazione o alla determinazioni di eventuali emendamenti.
Nel bilancio di previsione l'amministrazione indica quali
risorse finanziarie intende reperire e come intende utilizzare questa risorse.
Il bilancio di previsione contiene quindi, dal punto di
vista numerico, delle previsioni d'entrata e d'uscita.
Il dettaglio della motivazione delle previsioni d'entrata, e
della destinazione dei fondi, è in un documento che costituisce parte
integrante del bilancio di previsione e che si chiama Relazione Previsionale e
Programmatica.
La Relazione Previsionale e Programmatica è un atto nel
quale è esplicitata la direzione di marcia dell'Ente, in quanto sono stabiliti
i risultati che ci si attende vengano conseguiti dall'Amministrazione in
termini di erogazione dei servizi e di soddisfacimento dei bisogni collettivi.
La Relazione è strutturata in programmi di intervento per ognuno dei quali è
dichiarata la finalità e le risorse economiche necessarie per la loro
realizzazione. Sulla base di ciò, vengono elaborate le previsioni di spesa
corrente e di investimenti riportate nei bilanci.
Nel documento di bilancio, l'ammontare, la provenienza dei
fondi e la loro destinazione è esplicita e vincolante.
Non possono pertanto essere attivate fonti di finanziamento
diverse da quelle previste in bilancio, né possono essere utilizzati i fondi in
maniera diversa da quella indicata.
Per farlo occorre effettuare una variazione di bilancio.
Pertanto, una volta che la proposta di bilancio ha ottenuto
l'approvazione del consiglio comunale, la giunta comunale è autorizzata ad
amministrare le somme in bilancio per l'ammontare e per le destinazioni
previste nel bilancio medesimo.
La giunta è vincolata al rispetto di questi limiti che
possono essere modificati solo dal consiglio comunale mediante delibera di
variazione di bilancio.
Le variazioni di bilancio possono essere effettuate nel
corso dell'esercizio entro il 30 novembre di ogni anno.
Il bilancio di previsione è quindi un atto di straordinaria
importanza, sia politica che amministrativa. E' fonte di intenso confronto
dialettico tra giunta e consiglio e, all'interno di quest'ultimo, tra maggioranza
ed opposizione.
Il bilancio di previsione ha funzione autorizzatoria in
quanto fissa gli stanziamenti, l'imposizione di tariffe e tributi, le spese che
gli apparati dell'Ente possono effettuare durante l'esercizio finanziario
ovvero dal 1 gennaio al 31 dicembre di ogni anno.
Più semplicemente, il bilancio deve essere inteso come un
insieme di cassetti (denominati "interventi"), all'interno dei quali
sono posti i soldi necessari allo svolgimento delle funzioni amministrative.
Saranno i responsabili del Comune (dirigenti) che, nello
svolgimento delle attività dei propri uffici, prenderanno il denaro necessario
a sostenere le spese consentite in relazione ad uno specifico cassetto. Ad ogni
tipologia di spesa corrisponde un cassetto.
E' evidente che il dirigente comunale, responsabile di un
servizio, non può:
a – prelevare più soldi di quelli contenuti nel cassetto;
b – sostenere spese con denaro prelevato da cassetti che non
gli sia consentito di aprire (cassetti di altri servizi comunali);
c – spendere per finalità diverse da quelle a cui viene
destinato il cassetto da cui attinge.
Il bilancio di previsione quindi è uno strumento di
programmazione di breve periodo, attraverso il quale si regolano rapporti tra
il governo politico e quello amministrativo, in quanto il primo destina al
secondo le risorse necessarie per lo svolgimento delle proprie funzioni.
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